Caffè al ginseng: controindicazioni e pregi di una bevanda unica

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Il caffè al ginseng racchiude un mondo di proprietà uniche e preziose per il metabolismo, le difese immunitarie, la concentrazione, ecc. Ma ci sono anche delle controindicazioni? Poche, e dovute soprattutto ad un consumo eccessivo. In questo articolo diamo un quadro complessivo della situazione per valutare tutti i pro e i contro di questa fantastica bevanda.

Nello specifico, in questa pagina parleremo di


Il caffè al ginseng, oltre a rappresentare un dolce momento di piacere da consumare da soli o in compagnia, a casa o in ufficio,è anche fonte di benessere. Il ginseng racchiude infatti innumerevoli pregi, che vanno dalla riduzione di stress e stanchezza al miglioramento del tono dell’umore, dagli effetti positivi sul sistema immunitario all’aumento della concentrazione, dalle proprietà antiossidanti fino alle sue capacità afrodisiache. Abbiamo già visto su questo blog tutte le proprietà del ginseng.

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Proprio in nome della salute è però opportuno conoscere anche le possibili controindicazioni del caffè al ginseng, che tendenzialmente riguardano pochi casi specifici:

  • In caso di consumo eccessivo, il che significa assumere quantità davvero esagerate di caffè al ginseng;
  • In caso di assunzione di determinati farmaci, che vedremo più avanti;
  • In caso di gravidanza e per le persone che soffrono di insonnia e ipertensione.


Caffè al ginseng: controindicazioni in caso di consumo eccessivo

Un consumo eccessivo di estratto puro di ginseng può portare a problemi come insonnia, nausea, diarrea, tachicardia e vertigini. Quando parliamo di consumo eccessivo, comunque, intendiamo quantità veramente esagerate e difficilmente raggiungibili. In questo caso, le controindicazioni del caffè al ginseng diventano negative non solo per l’organismo, ma anche per il portafoglio!

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Caffè al ginseng: controindicazioni in caso di assunzione di farmaci

In caso di assunzione di determinati farmaci come antinfiammatori, antidepressivi e anticoagulanti, ipoglicemizzanti orali o insulina, il ginseng potrebbe dare effetti indesiderati potenzialmente pericolosi. Per valutare correttamente le controindicazioni del caffè al ginseng in questi casi, il consiglio è quello di consultare sempre un medico.  


Caffè al ginseng: controindicazioni per certe categorie di persone

Gli studi hanno rilevato che il ginseng può avere controindicazioni anche per le donne in gravidanza, soprattutto durante i primi mesi, o per coloro che soffrono di insonnia o di ipertensione. Mentre nel caso delle donne in gravidanza è consigliato sospendere il consumo di ginseng, per le altre due categorie è sufficiente prestare attenzione alle quantità.

È piuttosto chiaro che un consumo contenuto di caffè al ginseng sia la soluzione migliore per prevenire qualunque controindicazione. Ad ogno modo, il dosaggio dell’estratto puro di questa pianta è di per sè calibrato per non risultare problematico, riducendo al minimo tutte le controindicazioni e rendendo così il consumo di due o tre tazzine al giorno una quantità ideale e non pericolosa.

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Caffè al ginseng e pressione alta: come comportarsi?

Abbiamo già anticipato che per chi soffre di pressione alta potrebbero esserci delle controindicazioni nella consumazione di caffè al ginseng. Anche in questo caso, tuttavia, alcuni possibili effetti collaterali possono presentarsi solo in caso di consumi eccessivi di questa bevanda.

Se in quantità attenta e moderata, il ginseng può al contrario avere effetti benefici sulle persone che soffrono di ipertensione. Infatti, oltre a contribuire all'abbassamento della pressione sanguigna, aiuta anche a rigenerare il sistema cardiovascolare e produce un effetto anti-stress che evita il verificarsi di ipertrofia delle pareti vascolari. (Fonte: AMICOMED)


Il caffè al ginseng aumenta il colesterolo?

No, il caffè al ginseng non ha controindicazioni di questo tipo. Al contrario, questa bevanda, specialmente nella sua versione più pura, ovvero il panax ginseng, aiuta a migliorare la quantità di grassi presenti nell'organismo, infatti contribuisce a ridurre i livelli di colesterolo totale e LDL, più conosciuto come "colesterolo cattivo". (Fonte: L'erborista)
Tuttavia, è comunque sempre importante stare attenti a evitare versioni troppo zuccherate o realizzate con ingredienti particolarmente grassi, soprattutto se di origine animale.
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    Approfondiamo gli effetti del ginseng

    Le prime ricerche specifiche sugli effetti del ginseng risalgono a oltre cinquanta anni fa, quando un farmacologo russo, Itskovity Brekhman, incuriosito dalle leggende cinesi su questa antica radice, decise di approfondire scientificamente le incredibili proprietà del ginseng e i suoi effetti benefici sull’organismo.  

    Brekham condusse le sue ricerche nel 1948, selezionando un gruppo di cento soldati russi che avrebbero dovuto correre lungo un percorso di tre chilometri. Lo studioso somministrò a metà dei soldati un liquido con ginseng, mentre alla restante metà fu data una sostanza dal sapore molto simile ma priva di ginseng. Nessuno di loro sapeva cosa avesse bevuto in modo tale da annullare qualunque effetto placebo durante la prova.

    I risultati furono molto interessanti: al termine della gara, chi aveva assunto il ginseng aveva completato il percorso in 14 minuti e 33 secondi, mentre chi aveva preso soltanto la bevanda aromatizzata aveva impiegato in media 53 secondi in più: quasi un minuto di differenza.  

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    Le ricerche successive sugli effetti del ginseng

    Ma non finisce qui: colpito dai risultati della prova, il governo sovietico decise di testare gli effetti del ginseng anche su un gruppo di telegrafisti russi. Anche in questo caso, il ginseng non deluse le aspettative: i telegrafisti che avevano ricevuto il ginseng si dimostrarono capaci di svolgere il loro lavoro commettendo molti meno errori rispetto ai colleghi che non avevano assunto la sostanza. Una prova degli effetti del ginseng sulla concentrazione!  

    Nel frattempo i risultati dei test iniziavano a diffondersi anche oltre i confini russi, e a incoraggiare le ricerche sul ginseng anche in altri Paesi del nord Europa. In Germania fu chiesto a dei volontari di premere un bottone in risposta a uno stimolo: chi aveva preso il ginseng risultò avere un tempo di reazione minore. In Svezia, fu chiesto ai soggetti di risolvere puzzle e rompicapi, e ancora una volta chi aveva assunto ginseng ottenne delle prestazioni migliori. In Inghilterra, alcune infermiere addette ai turni notturni si dimostrarono più attente e coordinate quando avevano ricevuto il ginseng.


    Dal passato ai giorni nostri: il ginseng si diffonde in occidente

    Anche nei paesi occidentali oggi gli effetti benefici del ginseng sono ormai molto noti e i principali includono l’aumento di vitalità, il miglioramento delle prestazioni psicofisiche e del tono dell’umore, i suoi effetti afrodisiaci e anti-invecchiamento, nonché la sua capacità di equilibrare alcuni parametri biologici.

    In particolare, la radice di Ginseng possiede un alto contenuto di vitamine, soprattutto appartenenti al gruppo B e C, oltre a numerosi oli essenziali e oligoelementi come calcio, ferro, magnesio e fosforo. Da non sottovalutare anche la presenza di polisaccaridi e soprattutto di ginsenosidi, i principi attivi tipici del Ginseng che sono all’origine di molti dei suoi effetti.


    I benefici del ginseng

    Molte delle proprietà decantate dalle ricerche condotte negli anni passati sono state confermate dagli attuali studi scientifici. Al giorno d’oggi, numerosi test hanno osservato i seguenti effetti:

    • Capacità del Ginseng di stimolare concentrazione, memoria e attenzione
    • Effetti del Ginseng nel contrastare la stanchezza sia fisica che psicologica
    • Proprietà antiossidanti e di contrasto all’invecchiamento cellulare
    • Effetti positivi nel trattamento della depressione e tonificanti sull’umore
    • Effetti afrodisiaci sia per il sesso maschile che per quello femminile
    • Riduzione dei livelli di colesterolo, grassi e zuccheri nel sangue (effetti ipoglicemici)
    • Stimolo della risposta allo stress e delle difese immunitarie dell’organismo


    Trovare tutti questi benefici in un’unica bevanda sembra impossibile, ma non è poi così difficile da reperire. Ad esempio, viene in soccorso King Cup, il cui ginseng è formato da radici direttamente importate dalla Malesia e non contiene zuccheri raffinati.

    Ma non è tutto, perché il caffè al ginseng per King Cup è pensato anche per celiaci e gli intolleranti al lattosio: infatti, non contiente glutine né lattosio. Ed è anche privo di grassi trans-fat, OGM e olio di palma.

    King Cup ha proprio pensato anche ad accontentare tutti i gusti: il nostro ginseng è infatti disponibile sia nella versione zuccherata (con zucchero di canna) sia in quella da zuccherare.

    E i formati? Anche qui ce n’è per tutti i gusti, in modo da avere sempre a portata di mano i benefici di una buona tazza di ginseng caldo. I formati disponibili sono ben quattro:



    E per chi non ama la caffeina?

    Se non sei amante della caffeina o non la tolleri bene, non c’è problema: King Cup ha pensato a una versione decaffeinata del ginseng. Ideale anche per celiaci e intolleranti al lattosio, il nuovo Ginseng Deca è, ovviamente, anche privo di caffeina e disponibile in:



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